KOLBE, Johann Kasimir conte di Wartemberg, barone di
Uomo politico, nato a Wetterau il 6 febbraio 1643, morto a Francoforte sul Meno il 4 luglio 1712. Cominciò la sua carriera alla corte Palatina e nel 1688 passò al servizio della casa di Brandeburgo. Per il suo spirito cortigianesco acquistò grande influenza sull'elettore Federico III, il quale lo colmò addirittura dei suoi favori. K. contribuì in modo decisivo alla caduta del ministro Danckelmann (1697) e venne così a occupare il primo posto alla corte e nel governo. Mostrandosi disposto a secondare tutte le idee del suo sovrano, primo fra tutti il progetto di acquistare la corona reale, godè della più ampia fiducia di Federico III. Nel 1702 divenne primo ministro senza una nomina formale. Come tale diresse durante nove anni la politica della Prussia, più che come uomo di stato, come cortigiano, intento unicamente a conservarsi il favore del re e a sfruttare la sua posizione. Perciò lasciò libero corso a tutti gli umori del sovrano e lo incoraggiò nella sua mania spendereccia, in modo che presto le finanze dello stato furono ridotte in completo dissesto. Per molto tempo egli riuscì a tenere nascosta al re questa situazione, e solo la miseria generale del 1710 e l'intromissione del principe ereditario fecero luce sul vero stato delle cose. La caduta del suo amico Wittgenstein preparò la fine al regime dei favoriti. Il 31 dicembre 1710 il re licenziò K. molto di mala voglia, ma non gli domandò alcun conto. Provvisto di una considerevole pensione, K. si trasferì a Francoforte sul Meno dove rimase fino alla morte.