HIROTA, Koki
Diplomatico nato a Fukuoka nel febbraio 1878. Nel 1905, entrò in diplomazia e fu, successivamente, addetto a Pechino, a Londra (1909-14), capo della sezione degli affari commerciali (1915-18), primo segretario a Washington (1918), vice direttore dell'ufficio informazioni (1922), capo dell'ufficio Europa-America (1923), ministro all'Aja (1926), ambasciatore a Mosca (1930-32) ove, durante la crisi per la Manciuria, si distinse per la sua abilità. Ministro degli Esteri dal 14 settembre 1933 al 2 aprile 1936, capo del governo dopo la rivolta militare di Tōkyō (19 marzo 1936-2 febbraio 1937), ministro degli Esteri (4 giugno 1937-26 maggio 1938), cioè durante il periodo in cui ebbero inizio le operazioni contro la Cina. Nazionalista a oltranza e tenace assertore dell'espansionismo nipponico subì l'influenza dei militari e venne liquidato quando cercò di reagire ad essa. Arrestato nel dicembre 1945 fu deferito alla Corte internazionale di giustizia di Tōkyō per i criminali di guerra dell'Estremo Oriente, e, riconosciuto colpevole, fu condannato a morte il 12 novembre 1948.