KOHL
. In arabo al-koḥl (dove al- è l'articolo) è la polvere di solfuro d'antimonio o di galena. Per la divulgazione della parola in Occidente, passata a designare lo spirito di vino, v. alcool. Il kohl stesso servì e serve agli Arabi, come ad altri popoli dell'antico Oriente (p. es. gli Egiziani) a tingere in nero, mescolato e stemperato in acqua, le sopracciglia e le ciglia, e lo si applica a queste parti dell'occhio per mezzo d'una verghetta (mikḥal, mil) intinta di acqua di rose. Gli scrittori farmacologici musulmani, accanto al kohl nero, il kohl per eccellenza, menzionano anche droghe d'altri colori, nero-violetto, bianco-rosso e perfino bianco.