KOBE (A. T., 101-102)
Città del Giappone centrale, nel Golfo di Ōsaka, capoluogo della provincia di Hyōgo, risultante dalla fusione di Hyōgo, antica e celebre città sulla riva destra del fiume Minato, con Kōbe propriamente detta, sulla riva sinistra, città tutta moderna, sorta con rapido sviluppo da un lotto di terreno concesso dal governo, nel 1868, agli stranieri per esercitarvi il commercio. Dopo la fusione dei due centri, il Minato venne deviato e sul suo letto sorsero quartieri popolari fervidi delle più varie attività. Per la sua posizione centrale, Kōbe è nodo ferroviario importantissimo, in comunicazione rapida e diretta con le principali città dell'isola di Hondo. Il suo porto dalle acque profonde, aperto al commercio estero, è il primo dell'impero.
La lunghezza complessiva delle banchine del porto è di m. 2935,50; diciannove navi vi si possono contemporaneamente affiancare. Le banchine sono raccordate alla rete ferroviaria principale; l'arredamento è costituito da 52 gru mobili da 1½-7 tonn. di portata. Notevoli lavori sono in corso e verranno ultimati nel 1934: in quell'anno saranno aperti al traffico altri quattro pontili in muratura e una grande diga foranea lunga m. 6554 circa. Hanno sede nel porto i cantieri di Kawasacki e Mitsubishi Zoshen Kabushiki Kaisha. Il primo, costituito fin dal 1878, si è sviluppato grandemente durante la guerra mondiale. Occupa oltre 20 ettari di terreno; ha 8 scali sino a m. 291 e 2 bacini in muratura. Il Mitsubishi occupa oltre 39 ettari, ha 4 scali sino a m. 122 e 3 bacini galleggianti.
Nel 1931 sono entrate e partite in traffico internazionale 7830 navi per tonn. 29.068.095 contro 8741 per tonnellate 30.228.318 nel 1930. Il traffico, in valore, ascendeva, nel 1931, a yen 866.751.881. Negli anni prebellici Yokohama per il traffico superava Kōbe; nel 1919 Kōbe consegue il primato dell'importazione; dal 1924 le esportazioni declinano a Yokohama mentre conservano un tono più sostenuto a Kōbe. Le esportazioni più importanti di Kōbe sono: tessuti e materie tessili, seterie, oggetti di abbigliamento, per oltre 360 milioni di yen; nelle importazioni predominano la lana e le materie tessili per 289½ milioni; metalli per 30½; macchinarî per 38½; prodotti chimici per 47½ milioni. Il porto di Kōbe effettua il traffico più importante verso la Cina (38 milioni e mezzo di yen) in confronto agli altri porti nazionali.
Kōbe ha 787.596 ab. (1930), ed è la quarta città del Giappone per popolazione e per estensione (38,4 kmq.); fra le sue istituzioni culturali sono importanti la scuola di lingue estere e le scuole commerciali, industriali e nautiche di vario grado. Nella città è notevole il Minatogawa-jinja, santuario scintoista dedicato alla memoria di Kusunoki Masashige (sec. XIV), l'eroe della lealtà verso l'imperatore; a O., non lungi, è Fukuwara, località con i resti di quella che nel 1180, per soli 6 mesi, fu capitale del paese per volontà di Kiyomori. Nei dintorni sono celebri Arima, alle falde dei monti Rokkō, stazione termale frequentatissima, Takarazuka e Hirano per le sorgenti di acque carboniche. A ovest, è la valle di Ichi-no-tani, famosa per la battaglia combattutavi nel 1184 fra i Taira e i Minamoto, mentre Maiko e Akashi, di fronte all'isola di Awaji, sono note per la purezza del mare e il bel verde dei pini. Akashi è traversata dal 135° meridiano che è base dell'ora media giapponese. Il territorio fra Kōbe e Ōsaka è fra i più ricchi d'industrie del Giappone. Ivi sono i centri di Nada, Miyage, Imazu, Uwozaki, Itami, famosi per la produzione del sake (bevanda alcoolica preparata per fermentazione dal riso), e di Amagasaki per le vetrerie e le filande, ecc.