KLEONAI (Κλεωναί, Cleonae)
Città del Peloponneso di cui rimangono le rovine su una collina che domina la strada che da Corinto (distante da K. 80 stadi) porta a Argo (che dista 120 stadi).
Pausania (ii, 15, 1) ricorda nella città un tempio di Atena con una statua di Dipoinos (v.) e Skyllis (v.); il simulacro è forse riprodotto su nionete di K. coniate sotto Geta. Gli avanzi archeologici della città sono molto scarsi: del tempio di Atena rimangono solo le fondazioni, più notevoli i residui della cinta poligonale. Nella pianura a S della collina, ma ancora nel circuito della città antica, è stata rinvenuta una iscrizione, forse appartenente ad una esedra, con le firme degli artisti argivi Xenophilos (v.) e Straton (v.).
Ancora più a S sono gli avanzi di un tempio dorico in antis, forse quello dedicato ad Eracle, nelle cui vicinanze doveva essere la tomba dei Molioni (Diod., iv, 33).
Nella pianura di K. avevano luogo i giochi nemei. La città, specialmente in età arcaica, dové presentare una notevole fioritura artistica, ma la ricostruzione di una scuola locale di scultura, tentata da E. Langlotz, non ha avuto sino ad ora una conferma.
Bibl.: A. Frickenhaus, in Arch. Anz., 27, 1912, c. 114 ss.; Oberhummer, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, c. 721 ss.; sulla presunta scuola di scultura di K.: E. Langlotz, Frühgriechische Bildhauerschulen, Norimberga 1922, p. 68 ss.