KLEOITAS (Κλεοίτας)
Scultore greco figlio di Aristokles, vissuto probabilmente nella prima metà del V sec. a. C., poiché gli viene attribuita (Paus., vi, 20, 14) l'invenzione degli stalli di partenza per i cavalli (ἱππάϕεσις o carceres) nell'ippodromo di Olimpia, invenzione che venne poi perfezionata da Aristeides allievo di Policleto. La sua invenzione era ricordata nell'iscrizione apposta alla statua di un uomo con l'elmo, da lui eseguita, che Pausania vide sull'acropoli di Atene (, 24, 3): una particolarità della statua erano le unghie in argento. Ebbe per allievo il figlio Aristokles (v.) (Paus., v, 24, 5), e suo padre, con lo stesso nome, è forse da identificarsi col fratello di Kanachos (v.).
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 76 s.; M. Bieber, in Thieme-Becker, XX, 1927, p. 482, s. v.