Fisico tedesco (n. Schroda 1943), ha svolto la sua attività presso l'univ. di Würzburg fino al 1978, poi nel Laboratorio di alti campi magnetici del Max-Planck-Institut a Grenoble (fino al 1980); dal 1980 al 1984 è stato prof. associato all'Univ. tecnica di Monaco e dal 1985 dirige il Max-Planck-Institut für Festkörperforschung di Stoccarda. Nel 1979 ha scoperto, a basse temperature e alti campi magnetici, l'effetto Hall quantistico (o quantizzato), consistente nel fatto che il coefficiente di Hall assume nei conduttori quasi bidimensionali (quali si possono ottenere alle interfacce dei semiconduttori) valori discontinui che sono sottomultipli interi della grandezza fondamentale h/e2 (dove h è la costante di Planck ed e la carica elettrica dell'elettrone). Per questa scoperta ha ricevuto nel 1985 il premio Nobel per la fisica.