Regista tedesco (Neckarelz, Baden, 1941 - Belle-Île 2008). Formatosi alla scuola di teatro di Stoccarda, fu assistente di G. Strehler al Piccolo Teatro di Milano (1964-67), dove si rivelò con la rigorosa messinscena del Processo di Giovanna d'Arco a Rouen 1431 di A. Seghers e B. Brecht (1968), seguito dal contestato Off limits di A. Adamov (1968). In Germania ha realizzato spettacoli di potente efficacia scenica, dalle scenografie destabilizzanti realizzate da pittori come E. Arroyo, Lucio Fanti e A. Recalcati, ricchi di invenzioni e poveri di ideologie preconcette, attenti ai più riposti significati del testo: Penthesilea di H. von Kleist (1970); Die Bakchen di Euripide (1974); Winterreise da Hyperion di F. Hölderlin (1977); Faust (1982, versione ridotta a tre personaggi, con B. Minetti); Le récit de la servante Zerline (1986, da H. Broch, in Francia); Phoenix di M. Cvetaeva (1991); Splendid's di J. Genet (1994); Bleiche Mutter, zarte Schwester di J. Semprun (1995, fra le tombe del cimitero di Weimar); l'interminabile Faust (2000, versione integrale della durata di ventiquattro ore). Sono da segnalare anche i suoi provocatori allestimenti di opere liriche: Wozzeck (1971); Die Walküre (1976); Parsifal (1990); La traviata (1993); Tagebuch eines Verschollenen di L. Janáček (2005).