Shidehara, Kijuro
Politico giapponese (Kadoma, Osaka, 1872-Tokyo 1951). Entrò nel 1896 al ministero degli Esteri, distinguendosi per la straordinaria conoscenza dell’inglese e ricoprì vari incarichi all’estero. Tornato in Giappone nel 1915 fu nominato viceministro degli Esteri e nel 1919 ambasciatore negli USA, rappresentando il Giappone alla Conferenza di Washington del 1920-21. Negli stessi anni dovette impegnarsi a mitigare il malcontento che stava diffondendosi in Giappone per le leggi contro l’immigrazione giapponese in vigore negli USA. Ministro degli Esteri dal 1924 al 1927, legò il suo nome a una politica liberale e pacifista di buoni rapporti con Inghilterra e USA e di non intervento in Cina. Di nuovo ministro degli Esteri nel 1929, fu primo ministro ad interim quando Hamaguchi Osachi subì un attentato (marzo 1931); i suoi tentativi di collaborazione con Jiang Jieshi (a capo del governo cinese con sede a Nanchino) fallirono a causa dell’intervento «autonomo» dell’armata giapponese del Kwantung di stanza in Manciuria, che nel 1931 occupò la provincia cinese e vi creò, nel 1932, lo Stato del Manchukuo. Fu nuovamente primo ministro durante l’occupazione americana dal 1945 al 1946, ministro di Stato nel primo governo Yoshida e vicepresidente della Camera dei rappresentanti dal 1949.