KIANG-SI (A. T., 99-100)
Provincia della Cina a S. del Yang-tze kiang; il nome, letteralmente, significa "a ovest (si) del fiume (kiang)". Il Kiang-si confina a N. con l'An-hwei e il Hu-pe, a O. col Hu-nan, a S. col Kwang-tung, a E. col Fu-kien e il Chekiang. L'area è di 180 mila kmq., la popolazione di circa 25 milioni di ab. (nel 1924).
La provincia, montagnosa, è lambita a N. dal Yang-tze kiang e bagnata da cinque fiumi che si gettano nel lago di Po-yang, posto nella parte piana del N., e in comunicazione con lo Yang-tze kiang. Il maggiore di questi affluenti, il Kan kiang, nasce nel SE. del Kiang-si, scorre a O. fino alla città di Kan-chow e scende poi verso N., fino al lago Po-yang; il lago che è vasto circa 5000 kmq., ha numerose isole, ed è profondo, specialmente a N. Le sue acque, durante le piene, salgono di oltre 9 m., ricoprendo le paludi circostanti. Numerosi piroscafi lo percorrono, giungendo al Yangtze kiang. Molti stagni sono utilizzati per la piscicoltura. La flora e la fauna del Kiang-si, come quelle del Hu-nan, hanno carattere subtropicale; la fauna è povera per mancanza di foreste; poco numerosi gli uccelli, eccetto i palmipedi, abbondanti d'inverno sui laghi. Si trovano qua e là pini, canfora, querce, camelie, azalee, ecc.
Principali ricchezze agricole sono tè, riso, cotone, tabacco, canapa, e inoltre varî cereali, indaco, ecc. Gran numero di bufali e di zebù sono adoperati nel lavoro dei campi. Sono invece rari i cavalli e gli asini. I trasporti si fanno di solito per mezzo di barche.
Le ricchezze minerali, oltre al carbon fossile, abbondante a NO., e a E., consistono principalmente nel caolino (il cui nome proviene dalle colline Kao-ling), utilizzato per la fabbricazione delle porcellane. L'industria delle ceramiche, ridotta a un quinto di ciò che era prima della rivoluzione dei T'ai-p'ing, dà ora una produzione di oltre un milione di quintali l'anno. La città principale della provincia è la capitale Nan-chang, con circa 300 mila ab., a S. del lago; è congiunta con una ferrovia a Kiu-kiang, porto aperto della provincia, sul Yang-tze kiang, centro di esportazione di tè nero, in mattonelle, per l'Asia centrale. Nel NE. si trova la cittadina di King-te chen (v.), il più importante centro di fabbricazione della porcellana, sulle rive del Ch'ang-kiang. Sono ora in funzione 160 fornaci, con 160.000 operai: nell'epoca di maggior splendore, gli operai giunsero al milione. Le porcellane sono di qui esportate in tutta la Cina e in piccola parte anche in Europa e in America, Jao-chow, sul lago Po-yang, è il grande deposito della porcellana che scende lungo il fiume. A O. le miniere di Ping-siang producono 1500 tonnellate al giorno di carbon fossile, sono collegate con una ferrovia al Hu-nan. Tra gli altri minerali sono notevoli quelli di tungsteno. A poca distanza da Kiu-kiang, un sanatorio nelle colline di Kiu-ling è frequentato dagli Europei dal 1895. A O. del lago di Po-yang si trovano la valle e la grotta del Cervo Bianco (Pe-lu tung), dove viveva e insegnava il filosofo Chu Hsi (v.): è un celebre luogo di pellegrinaggio dei letterati cinesi.