khoisan
Definizione che comprende le popolazioni originarie dell’Africa australe tra cui khoi-khoi e san, ma anche namaqua e altri. Conosciuti dagli europei anche come ottentotti («uomini balbuzienti») e boscimani («uomini della foresta»), i k. parlano lingue contraddistinte da suoni avulsivi dell’articolazione respiratoria e caratterizzate dal suono «click», passati anche nelle lingue bantu della regione. Cacciatori e raccoglitori i san, che erano organizzati in piccolissime unità sociali (bande di 25-60 individui), furono sospinti nell’area desertica del Kalahari dalle pressioni dei khoi-khoi, dei gruppi bantu e degli europei. Oggi sono poche migliaia. Dediti alla pastorizia, i khoi-khoi, spinti a loro volta nel Kalahari da gruppi bantu, si organizzarono storicamente in unità politiche rette da capi e confederazioni con strutture molto decentralizzate. Entrati in rapporti commerciali con i portoghesi tra 15° e 16° sec. e con gli olandesi a metà del 17°, i khoi-khoi furono poi da questi asserviti o respinti nelle zone più aride della regione. Tra i vari episodi di resistenza, i più noti sono la guerra (1850-53) contro gli inglesi di khoi-khoi e e la rivolta antitedesca (1904-07) di khoi-khoi e herero, dell’od. Namibia, che subirono spaventose ecatombi. L’apporto umano, linguistico e culturale dei k., che conobbero un forte meticciamento con le popolazioni giunte successivamente, è evidente nel contesto odierno dell’Africa australe.