KHINGAN (A. T., 97-98)
Nome dato ad alcune catene montuose dell'Asia nord-orientale.
1. Grande Khingan è la lunghissima catena che si eleva al margine orientale dell'altipiano mongolo, e lo segue per 1700 km. dall'Amur ai dintorni di Kalgan (NO. di Pechino), proseguendo poi in direzione OSO. come orlo meridionale del Gobi (Monti In-shan). Il versante occidentale si eleva gradualmente fino alle creste della catena principale, che s'innalzano a 1800-2200 m. e dominano da un migliaio di metri di altezza i piani della Mongolia; il versante orientale precipita invece con ripida scarpata, rotta in generale da due gradini ad orlo rilevato, verso i piani della Manciuria che si stendono a soli 500-600 m. La larghezza complessiva della catena raggiunge i 150-200 km. Essa è formata essenzialmente da gneiss e scisti cristallini, con potenti intrusioni granitiche; rappresenta una zona di antichissima piegatura, erosa durante periodi lunghissimi fino a essere spianata, e debolmente piegata nella grande orogenesi terziaria. Da qui la morfologia poco accidentata. I ripiani orientali sono il risultato di grandi fratture connesse col sollevamento recente del massiccio asiatico centrale, accentuato dall'abbassamento della zona mancese. La presenza di grandi linee di frattura è comprovata dalle lunghe fasce di rocce vulcaniche che accompagnano, fiancheggiandola sui due lati, la catena principale cristallina; espandimenti basaltici e trachitici furono segnalati anche su di essa. Tra i vulcani estinti, il Bogdi Ola tocca i 2260 m.; verso Nün kiang (Mergen) due gruppi vulcanici furono in attività nel 1720-21. Come orlo rilevato dell'altipiano mongolo, la catena del Grande Khingan ha un' importanza orografica e climatica di prim'ordine. I ripiani del versante orientale, che beneficiano largamente di piogge, sono solcati da incisure vallive e coperti da foreste lussureggianti con le essenze latifoglie ignote nel versante occidentale e nell'altipiano mongolo, come querce, noci, tigli, ecc.
2. Piccolo Khingan è termine usato variamente dagli autori. Più generalmente s'indica con tal nome il complesso montuoso che si eleva, con direzione generale meridiana, fra il medio Amur (a valle di Blagoveščensk) e il Mare di Ochotsk. Altri distingue in tale complesso una catena più orientale, cui riserva il nome di Piccolo Khingan propriamente detto, e una più occidentale, detta Bureya-alin. Sono entrambe catene di modesta altitudine (1000-1200 m.), ma che si elevano di un migliaio di metri rispettivamente sulle pianure del basso Amur (50-100 m.) e della Bureya (150-240). La catena occidentale, con forme mature e dolci versanti, è costituita da gneiss e graniti antichi, su cui poggia una serie di scisti, arenarie e calcari paleozoici intensamente metamorfosati da rocce intrusive; vi hanno pure estensione notevole scisti e arenarie del giurassico continentale e marino. La catena orientale presenta scisti e arenarie devonici trasgressivi sul basamento granitico antico, calcari e scisti del carbonico, arenarie, scisti e tufi porfirici del giurassico, lipariti e andesiti; vi si notarono giacimenti considerevoli d'oro e di ferro.
Il nome di Piccolo Khingan viene altresì adoperato da qualche autore per designare la catena degl'Ilkhuri-alin, che fiancheggia sulla destra il medio Amur a monte di Blagoveščensk e spetta quindi all'alta Manciuria compresa fra il Nonni superiore e l'Amur.