KHEVENHÜLLER
. Antica famiglia nobile austriaca, storicamente nota dalla fine del sec. XIV, in Carinzia. Si divise nel sec. XVI in due rami di Khevenhüller-Funkenburg (estinto nel 1884) e di Khevenhüller-Hohenosterwitz, linea cadetta.. Dei membri della prima emerge il conte Franz Christoph (1588-1650), ambasciatore a Madrid, ministro di Ferdinando II e autore degli Annales Ferdinandei (voll. 12, Lipsia 1721-26). Della linea cadetta, il conte Johann Joseph (1706-1776), creato nel 1763 principe dell'impero, assunse il nome di Khevenhüller-Metsch. Redasse un diario, pubblicato nel 1907-18 (Aus der Zeit Maria Theresias, voll. 6). Fu suo discendente il conte Rudolph (18 giugno 1844-20 ottobre 1910) che si segnalò nella diplomazia austro-ungarica del suo tempo. Addetto alla legazione austro-ungarica presso la corte di Vittorio Emanuele II a Firenze nel 1867, e nominato l'anno appresso segretario di legazione a Parigi, vi rappresentò l'Austria-Ungheria durante l'assedio del 1870-71. Come agente diplomatico e console generale a Sofia, appoggiò nel 1881 il colpo di stato del principe di Battenberg. Ma il principe medesimo fu obbligato poi da lui, allora ambasciatore straordinario a Belgrado, a deporre le armi prese contro la Serbia. Messo a disposizione nel 1886, fu ambasciatore a Parigi dal 1903 fino alla sua morte avvenuta a Vienna. Con grande abilità sostenne a Parigi gl'interessi della sua patria, superando molti ostacoli, specialmente all'epoca della conferenza di Algeciras, e ottenendo nel 1908 il riconoscimento della annessione della Bosnia e Erzegovina.
Bibl.: H. Schlitter, Rudolf Graf Khevenhüller, Vienna 1911.