KHAṬṬ-I SHERĪF
. Letteralmente "scrittura nobile (sovrana)" secondo il significato delle due parole arabe in costruzione persiana. Nell'Impero ottomano si chiamavano così gli ordini autografi del sultano e in genere tutti gli ordini recanti di sua mano la formula esecutoria. È importante nella storia ottomana il khaṭṭ-i sherīf detto di Gülkhāneh rilasciato da ‛Abd ul-Megīd (v.) nel 1839 e iniziante le riforme. Khaṭṭ-i humāyūn "scrittura sovrana, imperiale" era sinonimo di Khaṭṭ-i sherīf.