KHĀRGA (v. vol. IV, p. 349)
Oasi del deserto libico abitata già nel Paleolitico; vi sono stati rilevati numerosi graffiti di giraffe, antilopi, gazzelle e struzzi, databili tra il V e il IV millennio a.C.
La città principale era Hebit (in greco: Hibis) e i primi edifici risalgono alla XXVI dinastia, periodo al quale si data il tempio di Hebit dedicato ad Amon-Ra, il monumento più famoso dell'oasi e certamente uno dei meglio conservati di tutto l'Egitto. La costruzione attuale risale, tuttavia, al periodo della prima dominazione persiana, durante il regno di Dario I (522-486 a.C.), ingrandita successivamente all'epoca di Nectanebo II (IV sec. a.C.). I muri sono coperti di rilievi di carattere religioso e rituale, di grande importanza per lo studio dell'arte del rilievo in epoca persiana e in aree periferiche; il più famoso è quello che mostra il dio Seth mentre trafigge il serpente Apophis. Dario I è intervenuto anche nel tempio di Qaṣr el-Gwayda, sul quale si trovano i cartigli di varî Tolemei.
Resti, anche imponenti, di templi eretti in epoca roma¬na si trovano a Kom en-Nadura (il tempio è datato al tempo di Antonino Pio) e a Qaṣr Duš, il cui tempio, che porta la data dell'anno 19, è dedicato a Serapide e a Iside. In epoca cristiana, Kh. fu sede di vescovado. La necropoli di el-Bagawat, in prossimità di Hebit, è uno dei più importanti monumenti cristiani dell'Egitto; vi si trovano i resti di più di 250 cappelle, databili tra il IV e l'VIII sec., molte delle quali sono decorate con pitture murali, d'importanza fondamentale per la storia dell'arte e dell'architettura copta (v. Copta, arte).
Bibl.: E. White, J. H. Olivier, The Temple of Hibis in el-Khargeh Oasis, II. Greek Inscriptions (Publications of the Metropolitan Museum of Art, XVI), New York 1938 (rist. 1973); H. E. Winlock, The Temple of Hibis in el-Khargeh Oasis, i. The Excavations (Publications of the Metropolitan Museum of Art, XIII), New York 1941 (rist. 1973); A. Fakhry, The Necropolis of el-Bagawat in Kharga Oasis, Cairo 1951.