KRUM, khān della Bulgaria Danubiana
Divenuto khān nell'803, distrusse nell'805 il khanato degli Avari e annesse i loro territorî, posti a est del Tibisco, come anche la Transilvania. Provocato dall'imperatore di Bisanzio, Niceforo I, che infranse il patto di pace, nell'808 invase la vallata della Struma (Macedonia) e la devastò. Nell'809 prese Serdica (Sofia), massacrando, contro la promessa fatta, 6000 soldati bizantini e una parte della popolazione. Nell'811 l'imperatore Niceforo mosse contro K. occupando in tre giorni la sua capitale Pliska, massacrando la popolazione e devastando il paese. K. chiese la pace che l'imperatore rifiutò, ma nel ritorno a Bisanzio, Niceforo, mentre traversava l'Emo (Monti Balcani) fu sorpreso dai Bulgari e massacrato insieme col suo esercito. Così l'anno appresso K. poté impadronirsi della Tracia, che fu evacuata dalla popolazione, poi di Mesembria (sul Mar Nero). Il nuovo imperatore Michele I, rifiutate le proposte di pace di K., intraprese nell'813 una campagna contro il capo bulgaro, ma questi lo sconfisse a Versinikia (presso Adrianopoli), pose l'assedio ad Adrianopoli e venne fin sotto Costantinopoli, offrendo ancora la pace, questa volta all'imperatore Leone V l'Armeno, che invece lo attirò in un'imboscata. K. riuscì a sfuggirne e, per rappresaglia distrusse abitati, monasteri, chiese e palazzi nei dintorni e persino nei sobborghi di Costantinopoli, poi le città di Atira, Silivria, Daonis, Eraclea e Rodosto; prese quindi Adrianopoli, conducendo via nella Bessarabia meridionale 10.000 abitanti. Verso la fine dell'813 K. devastò ancora una volta la Tracia e portò via 5000 abitanti. Nell'814 egli costiuì un grande esercito di Bulgari, Avari e Slavi, con numerose macchine d'assedio per impadronirsi di Costantinopoli, ma morì improvvisamente (13 aprile 814 prima di aver potuto attuare l'impresa.
K., che svolse anche attività legislativa (vietò le bevande alcooliche, sradicò le vigne e perseguitò il brigantaggio), si guadagnò i favori dei capi slavi, che furono assimilati ai boiardi bulgari; e preparò la fusione fra gli Slavi e i Bulgari in una sola nazione, che adottò la lingua dei primi e il nome dei secondi.
Bibl.: V. N. Zlatarski, Geschichte von Burgarien von der Gründung des bulgar. Reiches bis zur Türkenzeit (679-1306), Lipsia 1918; id., Istorija na părvoto bàlgarskoto carstvo (Storia del primo impero bulgaro), Sofia 1911-29 (con bibliografia).