khalsa
La comunità indiana dei sikh nella dimensione istituzionale introdotta nel 1699 da Guru Gobind Singh. L’adesione alla k. prevedeva un rito di iniziazione detto della spada o dell’ambrosia. La k. doveva servire a diversi scopi: consolidare la comunità, a quel tempo divisa in gruppi (masand) spesso in contrasto fra loro, ponendola sotto il personale controllo del guru (il termine k. deriva dal persiano khalisa, indicante l’area sotto diretta giurisdizione del sovrano); infonderle uno spirito guerriero in vista della mobilitazione contro i nemici (Mughal e afghani); differenziarla dalla società indù grazie ad atti formali, norme di comportamento ed elementi estetici propri. Fra questi rientravano i cinque «k»: keś (capelli non tagliati), kangha (pettine), kirpan (spadino ricurvo), kara (bracciale di acciaio) e kach (indumento intimo). La k. assunse un ruolo centrale nella vita sociale e politica dei sikh, anche se non assorbì mai del tutto la componente dei non iniziati (i cd. sahaj-dhari, «naturali»).