KHALIFAH
. Vocabolo arabo che, oltre alla sua accezione speciale di califfo (v.), ossia monarca universale dei musulmani, ha i significati ordinarî di vicario o luogotenente o rappresentante o sostituto (di sovrani, di governatori, di funzionarî, ecc.) e anche di successore. Oggi il suo uso è vivo nel linguaggio amministrativo della Tunisia, dell'Algeria e del Marocco; per es., il rappresentante del sultano marocchino nella zona internazionale di Tangeri o nei territorî sotto protettorato europeo è detto khalīfah e spesso confuso quindi nella stampa europea con califfo. Presso le confraternite religiose musulmane dell'Africa settentrionale khalīfah designa la persona delegata dal capo della confraternita a presiedere in sua vece ad una vasta regione. Nell'amministrazione turca il nome, per lo più nella forma corrotta qalfa, designa alcuni funzionarî in sottordine.