Kerneuropa
s. f. inv. Nucleo europeo, con particolare riferimento alla concezione di Europa a più velocità.
• Nel suo lobbismo per la Grexit [Wolfgang Schäuble] ha messo in chiaro che egli non crede ad una integrazione europea, ma a un’Europa a diverse velocità e in sostanza gerachicamente strutturata in relazione alla vicinanza di interesse e di cultura con la Germania. È per questa ragione che egli ha sponsorizzato e messo in circolo una visione che sembrava fino a ieri un tabù: che l’appartenenza all’Europa è reversibile. Il che significa che l’Europa è a tutti gli effetti un club, anziché un’unione, nel quale per entrare e starci è necessario accettare alcune regole stabilite dalla Kerneuropa e non egualmente costruite da tutti i partner europei. (Nadia Urbinati, Repubblica, 13 luglio 2015, p. 25, Commenti) • Il concetto di velocità diverse l’avevano esplicitato il politico cristiano-democratico Karl Lamers e lo stesso [Wolfgang] Schäuble in un documento del 1994, prima della nascita dell’euro, nel quale proponevano una Kerneuropa, un’Europa del nocciolo: era stato subito ripreso da molti, in particolare dall’allora ministro delle Finanze Theo Waigel e da Hans Tietmeyer, al tempo alla guida della banca centrale. (Danilo Taino, Corriere della sera, 26 gennaio 2016, p. 2, Primo piano) • È vero, l’asse renano, la diarchia Parigi-Berlino mette in soffitta l’ondata populista che per mesi aveva turbato i sonni d’Europa e scongiura, fatte salve alcune possibili recrudescenze, l’ipotesi di un’Europa xenofoba, sovranista e per nulla solidale. Ma sullo sfondo permane quella Kerneuropa, il blocco franco-tedesco a guida germanica che include il Benelux e si pone come un’Europa ad alta velocità in contrapposizione all’Europa di serie B, quella più lenta e appesantita dai debiti e dalle riforme mancate. (Giorgio Ferrari, Avvenire, 18 giugno 2017, p. 13, Mondo).
- Espressione tedesca composta dal s. m. Kern ‘centro, nucleo’ e dal nome proprio Europa.
- Già attestato nella Repubblica del 3 ottobre 1996, p. 1, Prima pagina (Lucio Caracciolo), usato come s. m. inv. nella variante grafica Kerneuropa.