KERKOUANE
. Località tunisina del Capo Bon, a S di El Haouaria, dove si trovano le rovine di una città punica della quale s'ignora il nome antico. Fiorita tra il 6° e il 3° secolo a. C., la città è l'unica che riveli, per mancanza di successive sovrapposizioni, le strutture di un vasto abitato punico. K. conosce due fasi d'interruzione edilizia con tracce di distruzioni: la prima, del 4° secolo a. C., è da collegarsi forse con le operazioni condotte da Agatocle nel 310 sulla costa africana; la seconda e definitiva, della metà del 3° secolo a. C., è da porsi con ogni probabilità in connessione con la spedizione di Attilio Regolo del 256. I lavori condotti dal 1952 in poi e tuttora in corso a cura degli archeologi tunisini hanno messo in luce, all'interno di un ampio giro di mura, interi quartieri di abitazioni. Lo scavo di alcuni isolati permette in particolare la migliore conoscenza delle case puniche con corte centrale, ambienti plurimi variamente articolati e pavimentati, elaborati impianti idraulici serviti da vasche da bagno e pozzi. Le necropoli, scavate nella roccia e poste intorno alla città (Dar Essafi, Areg el Ghazouani, Djebel Mlezza), danno una ricca documentazione architettonica e artigianale che testimonia la floridezza economica e culturale del centro nordafricano, aperto alle più vitali suggestioni culturali magnogreche.
Bibl.: P. Cintas, in Comptes rendus de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, 1953, pp. 256-60; M. H. Fantar, in Studi magrebini, i (1966), pp. 57-65; J.-P. Morel, in Mélanges d'archéologie et histoire de l'École Française de Rome, 81 (1969), pp. 473-518; S. Moscati, Tra Cartagine e Roma, Milano 1971, pp. 18-21; P. Bartoloni, in Prospezione archeologica al Capo Bon-I, Roma 1973, pp. 9-68.