Keplero
Keplero Giovanni nome italianizzato di Johannes Kepler (Weil, Württemberg, 1571 - Ratisbona, Baviera, 1630) astronomo e matematico tedesco. Dal 1589 studiò filosofia, matematica e astronomia a Tubinga, dove apprese il sistema copernicano, di cui fu in seguito un convinto assertore. Nel 1594 si trasferì a Graz (Austria) per insegnare matematica e astronomia nel ginnasio. Pubblicò qui la sua prima opera Prodromus dissertationum (stampata nel 1596) in cui espone una cosmografia di carattere mistico che stabilisce correlazioni matematiche, di stampo pitagorico e platonico, tra le sfere planetarie, i cinque poliedri regolari e la successione delle note musicali. Nel 1599 si trasferì a Praga e collaborò con l’astronomo danese Tycho Brahe. Due anni dopo, alla morte di Brahe, Keplero, su nomina dell’imperatore Rodolfo ii, assunse la carica di matematico imperiale, che mantenne per undici anni. Grazie alle sue osservazioni e a quelle su Marte di Brahe, Keplero arrivò a formulare le tre leggi sul moto dei pianeti, che contribuirono all’affermazione del modello eliocentrico copernicano. Le prime due leggi furono enunciate nell’opera Astronomia nova (1609) mentre la terza si trova nell’opera Harmonices mundi (1619). La forma delle orbite planetarie richiamò la sua attenzione sulla teoria delle sezioni coniche e il calcolo della velocità con cui si muovono i pianeti lungo le rispettive orbite lo pose di fronte al problema delle aree. L’aspetto innovativo, anche se non sempre originale, dell’attività matematica del grande astronomo si riscontra in modo chiaro nelle sue ricerche sul calcolo delle aree delle figure piane e dei volumi dei solidi di rotazione. Keplero abbandonò i metodi archimedei e si servì di un metodo dimostrativo diretto basato sulla considerazione di un’infinità di elementi infinitamente piccoli. I risultati di tali ricerche furono raccolti nell’opera Nova stereometria doliorum vinariorum (Nuova stereometria delle botti di vino, 1615). Nel 1627, su sollecitazione degli eredi di Brahe, Keplero stampò a Ulm le Tavole rudolfine, così dette in omaggio all’imperatore, che sostituirono le tavole planetarie in uso fino ad allora e che resteranno le più precise per oltre un secolo. Keplero è una figura emblematica del periodo che segna la nascita della scienza moderna. Nonostante il peso che considerazioni metafisiche e suggestioni magiche continuano ad avere nelle sue ricerche, attraverso l’insegnamento di Brahe, la corrispondenza con Galileo e una grande attenzione ai dati, Keplero giunse alla rivoluzionaria accettazione delle orbite ellittiche (anziché circolari) dei pianeti, cui neppure Copernico era pervenuto.