KENTAI o Kentei (A. T., 97-98)
Catena montuosa che si eleva sul margine NE. dell'altipiano mongolo, a settentrione di Urga. Non è molto elevata (la cima più alta s'innalza a circa 2800 metri), e la morfologia è uniforme, con sommità arrotondate o spianate, salvo i punti modellati dalla glaciazione quaternaria.
Rappresenta un massiccio di corrugamento antichissimo, spianato dall'erosione, risollevato dall'orogenesi terziaria con notevole spinta verticale ma con debole piegatura. La catena è formata da terreni arcaici, di cui un più antico complesso, essenzialmente gneissico e scistoso-cristallino con calcari cristallini e imponenti intrusioni grano-dioritiche, subì un primo intenso corrugamento, seguito da un lungo periodo di erosione, e fu poi ricoperto in trasgressione da una potente serie arenacea con scisti subordinati. Anche questa serie comprende rocce eruttive (porfiriti); essa pure è ritenuta arcaica, e si ritiene avvenuto anteriormente al periodo cambrico l'intenso corrugamento che dopo la sua deposizione interessò l'intero complesso. Con le rocce intrusive sono connessi giacimenti auriferi, in via di coltivazione.
Bibl.: A. Ussov, Orografia e geologia dei Monti Kentai (in russo), Comunicazioni del Comitato geologico di Pietrogrado, 1915.