IZU, Kenro
Fotografo giapponese, nato a Osaka il 13 maggio 1949. La sua fotografia si risolve in una sublimazione della realtà, che proietta lo spettatore in una sorta di tempo interiore e oltrepassa le epoche storiche per affermarsi nella società digitale.
La sua formazione fotografica si è completata presso la Nihon University di Tōkyō. Il trasferimento a New York, durante gli anni Settanta, ha segnato una tappa significativa nella sua carriera. Dedicatosi inizialmente alla fotografia pubblicitaria e allo still life, dopo la scoperta del lavoro del fotografo ottocentesco Francis Frith, decise di seguire la sua passione per le civiltà antiche e di intraprendere il suo primo viaggio in Egitto nel 1979. Con la serie Sacred places (1979), nata da questo e da viaggi successivi, la sua ricerca si è misurata con «l’illusione di vincere il potere distruttivo del tempo»» (Un art moyen. Essai sur les usages sociaux de la photographie, éd. P. Bourdieu, L. Boltanski, R. Castel, J.C. Chamboredon, 1963; trad. it. La fotografia. Usi e funzioni sociali di un’arte media, 1972, p. 52). Con una tecnica estremamente raffinata, incentrata sull’uso di una camera Deardorff creata su misura per lui e di negativi 14×20 pollici (35×50 mm), I. ha prodotto pochissime pose, ma di un’eccellenza senza pari. Affascinato dai reperti dell’antichità, ha individuato nel recupero di tecniche storiche, preziose e ormai in disuso (come la stampa al platino/palladio) il mezzo più adatto per esprimere le atmosfere spirituali dei luoghi incontrati. Per oltre trent’anni, fino al 2001, si è spinto verso mete sempre più lontane e impervie, fotografando suggestivi luoghi sacri del mondo, dalla Scozia al Messico, alla Cambogia, all’India, all’Indonesia, fino alla Siria e al Tibet. Come ha scritto Clark Worswick, I. ha forse scoperto la strada «più irta e meno accomodante per realizzare una stampa fotografica nella storia del medium» (Sacred places, a cura di C. Worswick, 2001, p. 10). Fra le sue pubblicazioni, da ricordare: Still life, 1998; A thirty year retrospective, 2009; Blue, six by six book, 2012.