Branagh, Kenneth (propr. Kenneth Charles)
Attore e regista teatrale e cinematografico irlandese, nato a Belfast il 10 dicembre 1960. Attore di solida formazione teatrale, suggestivamente definito 'il nuovo Laurence Olivier', si è imposto sulla scena internazionale con le sue brillanti trasposizioni cinematografiche delle opere shakespeariane, che è riuscito a trasferire in modo esemplare tra i registi contemporanei e in una forma estetica attuale, classica e moderna allo stesso tempo. Adottando uno stile popolare e contemporaneamente sofisticato, ha elaborato un linguaggio filmico complesso e di solido spessore culturale, sorretto da un'attenzione alla spettacolarità e all'impatto sul pubblico assai vicina ai canoni hollywoodiani.
Dopo il trasferimento in Inghilterra al seguito dei genitori, ha studiato alla Royal Academy of Dramatic Arts (1979-1981). La sua vocazione shakespeariana si è manifestata fin dal saggio di diploma, in cui ha ricoperto il ruolo del principe Amleto. Ha lavorato quindi come attore teatrale, televisivo e cinematografico, per poi passare alla regia teatrale, fondando nel 1987, con D. Parfitt, una sua compagnia, la Renaissance Theatre Company. Nel 1989 ha debuttato come regista cinematografico con Henry V (Enrico V), in un immediato confronto a distanza con la versione girata nel 1945 da Laurence Olivier. Il film, plastico e spettacolare, di grande effetto nella brutale e sanguinosa sequenza della battaglia di Agincourt, ha ottenuto un notevole riscontro di critica e di pubblico. Il successo ha aperto a B., nonostante l'aspetto fisico distante da quello canonico per una star, la strada di Hollywood sia come attore sia come regista. In Dead again (1991; L'altro delitto) B. si è cimentato con il noir hitchcockiano a sfondo parapsicologico, narrando in modo brillante ed efficace una storia a volte macchinosa ma ricca di suspense, e recitando al fianco di Emma Thompson con la quale ha stabilito un sodalizio professionale oltre che privato. Dopo la parentesi del cortometraggio čechoviano Swan's song (1992; Il canto del cigno), consacrato alle grandi interpretazioni di John Gielgud e Richard Briers, B. ha tentato un vivace esperimento di commedia generazionale con Peter's friends (1992; Gli amici di Peter), basato su una solida sceneggiatura d'impianto teatrale scritta da R. Rudner e M. Bregman e risolto in un'ottima prova collettiva di attori. È poi tornato a Shakespeare con Much ado about nothing (1993; Molto rumore per nulla), ricostruendo filologicamente il testo e rendendolo con uno stile arioso basato sul ritmo e sulla musicalità. Girato in una fattoria del Chianti, si avvale della partecipazione di star hollywoodiane come Keanu Reeves, Denzel Washington e Michael Keaton. Con una produzione di Francis Ford Coppola, B. ha avuto la possibilità di rileggere un classico dell'horror: Mary Shelley's Frankenstein (1994; Frankenstein di Mary Shelley). Per quanto fedele al romanzo, con Robert De Niro interprete della Creatura ‒ mentre B. si misura con il personaggio del barone Frankenstein ‒ il risultato finale sconta l'eccessiva stilizzazione dei caratteri e l'accento sin troppo insistito sull'enfasi spettacolare, ma possiede un grande afflato fantastico e un'apprezzabile attitudine visionaria. A questa operazione ad altissimo budget, sfociata in un insuccesso e cui ha fatto seguito la separazione da Emma Thompson, B. ha contrapposto una commedia molto semplice, ironica, dal taglio autobiografico, della quale per la prima volta ha curato soltanto la regia, senza riservarsi la parte del protagonista. Affidato ad attori validissimi, ma ignoti al di fuori dei confini inglesi, In the bleak midwinter (1995; Nel bel mezzo di un gelido inverno) è la storia di una squinternata compagnia di semidilettanti che mette in scena l'Amleto durante le feste di Natale in un paesino di campagna. Una dichiarazione d'amore per il teatro che ha preparato il terreno al coronamento del suo sogno cinematografico: Hamlet (1996), naturalmente con lo stesso B. nel ruolo del protagonista, con testo in versione integrale, sia pure ambientato nell'Ottocento, e cast ricchissimo: da Jack Lemmon a Julie Christie, da Charlton Heston a Billy Cristal, da Robin Williams a Gérard Depardieu. Lungo (quattro ore) e felice viaggio nell'immaginario shakespeariano, è l'opera più riuscita e matura di B., evoluta e raffinata nel linguaggio, incisiva nell'evocazione dei personaggi e visivamente lussuosa. Nei film successivi B. si è limitato a lavorare come attore: tra gli altri, ha recitato in Looking for Richard (1996; Riccardo III ‒ Un uomo, un re) di Al Pacino; The gingerbread man (1998; Conflitto di interessi) di Robert Altman; Celebrity (1998) di Woody Allen; Wild wild West (1999) di Barry Sonnenfeld. È tornato alla regia con il musical Love's labour's lost (1999; Pene d'amor perdute), ancora una volta tratto da Shakespeare, ma ambientato negli anni Trenta del 20° secolo. Nello stesso anno B. ha fondato una casa di produzione, la Shakespeare Film Company, destinata a portare sullo schermo altre opere del bardo.
Ha pubblicato, quando era giovanissimo, un'autobiografia dal titolo Beginning (1989).
I. Shuttleworth, Ken & Em: a biography of Kenneth Branagh and Emma Thompson, New York 1995; T. Weiss, Shakespeare on the screen, New York 2000.