KENILWORTH (A. T., 47-48)
Piccola città nella divisione parlamentare di Rugby della contea di Warwick, Inghilterra, a 7 km. N. da Warwick, stazione della ferrovia Oxford-Coventry su una diramazione della linea ferroviaria London North-Western; è situata su un affluente dell'Avon. La città è di grande interesse sia per i ricordi storici sia per le magnifiche rovine del suo vecchio castello; ha fabbriche di prodotti chimici e concerie; nel 1921 aveva 6751 ab., nel 1931, 7592.
Il castello di Kenilworth. - La posizione del castello fu originariamente fortificata da Goffredo di Clinton, tesoriere di Enrico I, morto nel 1129. Il castello ebbe grande importanza all'epoca di Enrico III, il quale lo concesse a Simone di Montfort, capo dei baroni insorti. Sostenne un lungo assedio e tornò ai regi solo nel 1266. Divenne poi sede del ramo dei Lancaster dei Plantageneti e fu molto ampliato da Giovanni di Gaunt. Ritornato nuovamente alla corona con l'assunzione al trono del figlio di Giovanni di Gaunt, Enrico IV, nel sec. XVI fu ampliato da Enrico VIII e nel 1563 donato dalla regina Elisabetta al suo favorito Roberto Dudley, conte di Leicester. Questi lo ingrandì e vi ospitò più volte la regina. Durante il governo repubblicano la fortezza fu in parte smantellata ed è tuttora in rovina. Consta d'un corpo interno di difesa con mastio normanno nel lato settentrionale, e di un'ampia difesa esterna con bastioni e torri; nel lato orientale vi è la magnifica sala per banchetti di Giovanni di Gaunt. La difesa del castello era affidata più che alla posizione naturale a un enorme lago artificiale che lo proteggeva da tre lati. Il castello è celebre nella letteratura inglese per l'omonimo romanzo di Walter Scott.