Saro-Wiwa, Ken (propr. Kenule Beeson Saro-Wiwa)
Saro-Wiwa, Ken (propr. Kenule Beeson Saro-Wiwa). ‒ Scrittore nigeriano (Bori 1941 - Port Hartcourt 1995). Membro della minoranza etnica Ogoni, ha affiancato all’impegno letterario quello di portavoce dell’organizzazione non violenta Movement for the survival of the Ogoni people (MOSOP), per il quale è stato condannato a morte dal governo militare di S. Abacha nel 1995 con l’accusa pretestuosa di istigazione alla rivolta. La riscoperta dell’opera di S.-W. nel primo decennio del 21° secolo è legata all’invenzione del rotten English (inglese marcio), ibridazione linguistica che riproduce la grazia ingenua del linguaggio orale mescolando al pidgin nigeriano un inglese sgrammaticato da bassa scolarizzazione che a intermittenze esplode in un inglese corretto, lingua ‘altra’ che incarna il pensiero colonialista come virus del pensiero africano. Opera cardine è Sozaboy. A novel in rotten English (1985; trad. it. 2005): ispirato alla guerra del Biafra, ne dipinge il delirio sinistramente infantile nei pensieri di un soldato ragazzino. In Italia sono apparsi anche i brevissimi racconti di A forest of flowers: short stories (1987; trad. it. 2004) e A month and a day: a detention diary (1995; trad. it. 2010), che raccoglie il diario di detenzione, l’epistolario e il testamento in forma di lettera al giudice che lo condannò.