KEMEROVO
. Città della Siberia occidentale (URSS), capoluogo dell'oblast′ omonima (sup. 95.500 km2 con 2.788.000 ab. nel 1959) della repubblica russa, che abbraccia la media valle del fiume Tom′, affluente di destra dell'Ob′, e che è attraversata in tutta la sua lunghezza da un ramo della transiberiana. Fondata nel 1916, con il nome di Ščeglovsk che mantenne fino al 1935, sulla riva sinistra del Tom′, nella sezione settentrionale del bacino carbonifero del Kuzneck, ha avuto un rapido sviluppo demografico e urbanistico, soprattutto dopo il 1930, determinato dal sempre maggiore sfruttamento delle risorse minerarie con la creazione sul luogo di potenti impianti per la loro utilizzazione. Trasformatasi nel capoluogo dell'industria chimica del bacino del Kuzneck, ha visto il sorgere di imponenti stabilimenti per l'elettrolisi del piombo e dello zinco, per la preparazione di acido solforico e di nitrati fertilizzanti, di vetrerie. La popolazione, che già nel 1939 era costituita di 133.000 abitanti, nel 1959 ha raggiunto le 277.000 unità, con un aumento tale (109%) da rendere molto difficile il problema delle abitazioni che, costituite in un primo momento da baracche in legno alla periferia della città, vengono man mano sostituite con grossi e uniformi fabbricati costruiti ai lati di vie ampie e dal tracciato regolare.