Drammaturgo e romanziere inglese (Leeds 1929 - Londra 2009), autore di romanzi, in forma di farse, che nascondono situazioni psicologiche o sociali drammatiche (Billy liar, 1959; The bucket shop, 1968). Billy liar, la storia di un giovane provinciale che sfugge fantasticando alla squallida realtà della sua esistenza, ha avuto grande successo anche nelle versioni teatrale (1960) e cinematografica (1963), fatte da W. in collab. con Willis Hall. Con Hall, W. si è sempre più dedicato al teatro e l'impegno sociale dei primi scritti è sfociato in brillanti e spregiudicate commedie di costume: Celebration (1961); England, our England (1962); The sponge room (1962); They called the bastard Stephen (1964); Joey, Joey (1966); Who's who (1971). Da ricordare ancora i romanzi Billy the liar on the moon (1975), Maggie Muggins (1981), Bimbo (1990), Unsweet charity (1992), Good Grief (1997), Soho, Or, Alex in Wonderland (2001), Palace Pier (2003). Autore di soggetti cinematografici, è stato attivo anche in televisione, come sceneggiatore di serials. Di carattere autobiografico, invece, City lights: a street life (1994) e Streets ahead (1995).