MALEVIČ, Kazimir
Pittore e teorico, nato a Kiev l'11 febbraio 1878, morto nel 1935. Lavorò a Mosca tra il 1908-10 dipingendo alla maniera fauve finché non adottò un cubismo più rigoroso di quello di F. Leger (Donna con i secchi d'acqua, 1912). Nel 1913, nella "lotta disperata per liberare l'arte dal mondo oggettivo" cominciò ad esporre dipinti in cui era soltanto, ad es., un quadrato bianco su un altro, allo scopo di esporre "non un quadrato vuoto, ma l'esperienza della non oggettività", come ebbe occasione di scrivere più tardi. Perché "l'emozione pura", data dalla combinazione di simili elementi geometrici, costituiva per lui l'essenza suprema della pittura, chiamò "suprematismo" tale movimento. Dal 1915 al 1923 il M. passò anche a realizzare plasticamente tale concezione. Fu professore dopo la rivoluzione nell'Accademia di Mosca e poi (dal 1921) nell'Accademia di Leningrado.
Il movimento del "suprematismo" ha grande importanza perché, oltre ad aver realizzato le prime composizioni geometriche assolutamente astratte, contemporaneamente a quelle di F. Kupka e prima di quelle di V. Kandinskij, si è mescolato, dopo la guerra 1914-18, attraverso E. Lisickij e E. Moholy-Nagy, con il movimento olandese del neoplasticismo (P. Mondrian) e con quello tedesco del Bauhaus, trasformando nelle caratteristiche di stile l'architettura, l'ammobiliamento, l'arte tipografica e del cartellone pubblicitario di gran parte d' Europa.
Bibl.: K. Malewitsch, Die gegenstandlose Welt, Monaco 1927; A. Barr Jr., Cubism and Abstract Art, New York 1936.