STIELER, Kaspar
Poeta e filologo tedesco, nato a Erfurt il 2 agosto 1632, ivi morto il 24 giugno 1707. Dopo aver menato vita disordinata da studente in varie città e facoltà, dopo alcuni anni di servizio militare (1654-57) e di viaggi all'estero, si dedicò (accolto nel 1668 nella Fruchtbringende Gesellschaft, col nome Der Spate) all'attività letteraria, scrivendo libri di edificazione, manuali di epistolografia assai diffusi ancora nei primi decennî del sec. XVIII e un lessico: Der Teutschen Sprache Stammbaum und Fortwachs oder Teutscher Sprachschatz (Norimberga 1691).
In epoca recente sono state attribuite a lui opere pubblicate pseudonime (Filidor, ecc.): i Rudolstädter Festspiele e il volumetto di versi giovanili Geharnschte Venus (1660), che contiene alcune delle liriche migliori dell'età barocca per la schiettezza dell'ispirazione giocondamente sensuale, per l'intonazione vivace popolareggiante che rende lievi e trasparenti, grazie all'atteggiamento scherzoso, metafore strampalate e artificiosità tipicamente barocche.
Ediz.: Geharnschte Venus, Halle 1888 (figura erroneamente sotto il nome di J. Schwieger; l'attribuzione a K. St. è dovuta ad A. Koster, Der Dichter der "G. V.", Marburgo 1897).
Bibl.: A. Puls, Römische Vorbilder für Schwiegers (ma corr.: K. Stielers), "G. V.", in Vierteljahrsschr. f. Lit.-Gesch., III, p. 236 segg.; E. Schroder, Allg. deutsche Biogr., XXXVI (1893), pp. 201-03 (incompleto); J. Bolte, Eine ungedruckte Poetik K. S.'s, in Sitzungsberichte der preussischen Akad. der Wiessensch., XV (1920).