Poeta e filologo tedesco (Erfurt 1632 - ivi 1707). Dapprima come soldato, poi come studente, condusse una vita vagabonda, finché assunse l'incarico di segretario di corte nella nativa Turingia. Dal 1668 membro dell'importante accademia linguistico-letteraria Fruchtbringende Gesellschaft, pubblicò nel campo della linguistica, Teutscher Wolredner (1688) e Der Teutschen Sprache Stammbaum und Wortwachs (1691). Sotto lo pseudonimo di Filidor der Dorfferer (o Erfforder, cioè di Erfurt) scrisse la Geharnschte Venus (1660), raccolta di liriche fra cui alcune delle migliori dell'epoca barocca. Meno significativi sono i lavori teatrali, detti di Rudolstadt perché per lo più rappresentati in tale città, rimasti d'altronde di ancor dubbia attribuzione: fra gli altri, Der vermeinte Printz (1665), Die erfreuete Unschuld (1666), Basilene (1667), Bellemperie (1680).