SCHEIDT (anche Scheit o Scheid), Kaspar
Poeta tedesco, nato probabilmente a Worms e ivi morto nel 1565.
Nel 1552 compose la Frölich Heimfart (a cura di Ph. Strauch, 1926), poema allegorico alla maniera di H. Sachs, e tradusse in tedesco il poema latino di F. Dedekind, Grobianus, De morum simplicitate, ampliandolo e dandogli il titolo Von groben Sitten und unhöflichen Gebärden (a cura di Milchsack, 1882; a cura di E. H. Müller, 1920). Lo Sch. satireggiò nel proprio "Grobianus" i costumi e i vizî di vasti strati del popolo tedesco. In numerose aggiunte trovò modo di dimostrare la sua lunga consuetudine con gli usi e costumi civici e campagnoli, la sua profonda capacità di osservazione, e d'inserire episodî e racconti ispirati direttamente ai proprî viaggi che risultano certi per la Francia e probabili per l'Italia. Certamente conobbe la lingua italiana, come dimostra la traduzione, perduta, di un giornale del 1548. Il successo della versione del Grobianus spinse lo stesso Dedekind a rielaborare l'originale. Tra le altre opere dello Sch. è da notare il poemetto Lobrede von wegen des Meyen (1551), in cui liberandosi dall'erudizione che spesso nella poesia del suo tempo stava per soffocare ogni spunto poetico, ritrova in un fine senso della natura il tono migliore del "Volkslied". Lo Sch., che è noto quale parente e maestro di J. Fischart, esercitò su questo grande influsso.
Bibl.: A. Hauffen, C.s., der Lehrer Fischarts, in Quellen u. Forschungen, LXVI, 1889; Ph. Strauch, K. Sch., in A. D. B., XXX; A. Schauerhammer, Mundart und Heimat K. Sch.s, in Hermaea, VI (1908); A. Leitzmann, Fischartiana, Jena 1924.