KARTHAIA (Κάρϑαια)
Città della costa sud-orientale dell'isola di Keos, fu in età classica la più importante dell'isola.
Al Cicladico Antico risale una tomba a camera, e anche il nome di K. è di evidente origine preellenica. In età classica ed ellenistica essa ebbe le stesse vicende storiche delle altre città dell'isola. Le monete più antiche, con l'anfora e il delfino, sono di età arcaica.
La città era su una collina a poca distanza dal mare, in fondo ad un porto. L'acropoli, cinta da mura in opera pseudopoligonale con torri circolari, di epoca non determinabile, ma comunque anteriori all'età ellenistica, era sulla parte più alta piuttosto vicina al mare. Dentro la cinta, nei pressi della porta principale, sono avanzi dello stereobate e del crepidoma in calcare locale di due peripteri dorici; uno di essi di m 23,35 × 12, dedicato, a giudicare dalla stipe votiva e da alcune sculture rinvenute nelle vicinanze, ad Atena, può essere datato in base agli elementi architettonici dell'elevato, che era in marmo, alla prima metà del V sec. a. C. Un terzo tempio, probabilmente in antis, era sulla sommità della collina e un quarto, dello stesso tipo, in cui si è voluto riconoscere quello di Apollo menzionato dalle fonti (Nicand. Anton. Liber., Metam., i; Athen., x, 456) è più in basso, su una terrazza dominante il mare e accessibile dalla porta per una scalinata. Anche quest'ultimo era di ordine dorico con l'elevato in marmo su basamento in calcare, e della prima metà del V sec., mentre alcuni elementi architettonici trovati nelle vicinanze, fra cui un frammento di capitello ionico, sono del VI sec. a. C.
Nel vallone a S-O della città sono avanzi del teatro e di una basilica paleocristiana, in cui sono reimpiegate, oltre ad elementi architettonici di età ellenistica e romana, sei colonne doriche in marmo della prima metà del V sec. a. C. Nelle vicinanze sono state rinvenute dediche a Demetra e alla μήτηρ.
Fra le iscrizioni rinvenute a K. sono importanti due dediche a C. Giulio Cesare εὐεργέτης e σωτῆρ τῆς πόλεως.
Fra le sculture rinvenute sono notevoli un torso e parte di una testa di statue di Atena in marmo, della fine del VI sec. a. C. e di tendenza cicladica, rinvenute presso il tempio attribuito alla dea, e un torso femminile molto frammentario della seconda metà del V sec. a. C.
Bibl.: Bröndsted, Voyages dans la Grèce, I, p. 12; L. Savignoni, in ᾿Εϕημερὶς ᾿Αρχαιολογική, 1898, p. 219; P. Graindor, in Bull. Corr. Hell., XXIX, 1905, p. 329 ss.; XXX, 1906, p. 92 ss.; Bürchner, in Pauly-Wissowa, X, 1919, c. 2242, s. v., n. 2.