KARS (nell'antico alfabeto arabo Qārs; A. T., 73-74)
Città dell'Anatolia orientale, capoluogo del vilâyet omonimo. Il vilâyet di Kars produce ed esporta in notevole quantità frumento, orzo e avena, formaggi e burro; è ricco di bestiame ed esporta lana e pelli. È diviso nei seguenti cazà: Kars, Ardahan, Arpaçay, Posof, Çïldïr, Sarïkamïs, Kaǧïzman, Göle. La città di Kars è collegata mediante una ferrovia militare costruita dai Russi a Erzerum da una parte e alle ferrovie del Caucaso dall'altra. Gli Armeni, che un tempo erano numerosi a Kars e nel vilâyet, e aspiravano a includerlo nella Grande Armenia, sono ora quasi totalmente scomparsi; invece restano assai numerosi i Curdi.
Secondo il censimento del 1927 il vilâyet su una superficie di 14.440 kmq. aveva 205.098 ab. (di cui 42.955 parlanti curdo) e quindi una popolazione relativa di 14,2 ab. per kmq.; la città capoluogo aveva solo 13.735 ab.
Storia. - La città fu fondata nella remota antichità, sul confine fra la Georgia e l'Armenia; dopo la caduta del regno armeno passò successivamente sotto vari popoli, e nel sec. XVI fu conquistata dai Turchi. Il sultano Murad III vi costruì nel 1579 delle poderose fortificazioni. Durante le guerre russo-turche del 1828-29 e del 1853-56 i Russi s' impadronirono di Kars, ma, in seguito ai trattati di Adrianopoli e di Parigi, dovettero restituirla alla Turchia. Durante la guerra del 1877-78 Kars fu presa d'assalto dai Russi il 6 novembre 1877, e per il trattato di Berlino del 1878 rimase in loro possesso. Alla fine del sec. XIX e sul principio del XX questa città ebbe un considerevole sviluppo: il numero dei suoi abitanti aumentò in un ventennio (1890-1911) da 10.000 a 35.000. Nell'ottobre del 1920 Kars fu occupata dall'esercito turco e, per il trattato concluso con la Russia nel 1921, fu ceduta dal governo sovietico alla Turchia.
La provincia (dal 1921 vilâyet) di Kars apparteneva, prima della conquista turca (sec. XVI), all'Armenia, e alla Georgia. Dopo il suo passaggio sotto il dominio dell'impero russo (1877-78) molti musulmani di questa regione si trasferirono in Turchia e vi immigrarono invece molti Armeni, Greci e Russi, in modo che sul principio del sec. XX il numero dei cristiani vi formava circa la metà dell'intera popolazione; passata la provincia (a eccezione di una piccola parte orientale) dal dominio russo a quello turco (1921) la popolazione cristiana esulò quasi interamente, cedendo il posto agl'immigranti turchi.