PICHLER, Karoline
Scrittrice austriaca, nata a Vienna il 7 settembre 1779, morta il 9 luglio 1843. Già la casa del padre, il consigliere aulico Greiner, era stata uno dei più brillanti luoghi di convegno della vita letteraria della città. Sposatasi nel 1798 con Andreas Pichler, tenne aperto per un quarantennio un salotto che vide fra i proprî ospiti i fratelli Schlegel, Z. Werner, C. Brentano, Madame de Staël, e, fra i frequentatori consueti, F. Grillparzer, con il quale mantenne, finché visse, durevole amicizia.
Come scrittrice incominciò con due raccolte di Gleichnisse (1800) e di Idyllen (1803); a cui seguirono poemetti, liriche, novelle, drammi, e, soprattutto, molti romanzi: Lenore (1804), Agatocles (1808), Die Belagerung Wiens (1824), ecc., che trovarono larga diffusione, anche in Italia. Ma più che per la sua opera, essa occupa un posto nella storia letteraria per le molte relazioni che ebbe, e di cui sono interessante documento i quattro volumi: Denkwürdigkeiten aus meinem Leben (a cura di F. Wolf, Vienna 1844), preziosi per chi voglia conoscere nella sua intimità la Vienna del Vormärz (anteriore, cioè alla rivoluzione del marzo 1848).
Opere: Sämtliche Werke, voll. 60, Vienna 1828-44. E cfr. anche le sue lettere a Therese Huber, in Jahrbuch der Grillparzer-Gesellschaft, III (1893), e a Hormayr, ibid., XII (1902). Le Denkwürdigkeiten sono state ristampate a cura di E. K. Blümml, Vienna 1914.