Humboldt, Karl Wilhelm von
Politico, filosofo e linguista tedesco (Potsdam 1767-Tegel, Berlino, 1835). È una delle personalità più importanti della cultura tedesca moderna. Ricoprì rilevanti cariche pubbliche. Nel 1801 assunse la carica di residente prussiano a Roma, ove rimase fino al 1808, dal 1806 quale ministro plenipotenziario. Nel 1809 assunse a Berlino la carica di direttore, in seno al ministero degli Interni, della sezione del culto e dell’istruzione, predisponendo tra l’altro la fondazione dell’università che porta ora il suo nome. Incarichi più dichiaratamente politici ebbe nel 1813, quando diresse la delegazione prussiana al Congresso di Praga, e nel 1814 quando prese parte alle trattative di pace di Châtillon e Parigi. Accanto al cancelliere Hardenberg fu anche al Congresso di Vienna (1815). Si ritirò dalla vita politica nel 1819 per contrasti con il cancelliere. I suoi scritti politici (Saggio sui limiti dell’attività dello Stato, 1792) lo pongono tra i primi teorici del liberalismo: per H. lo Stato è un «male necessario», il cui scopo è garantire la sicurezza degli individui, ai quali deve però essere assicurata un’ampia sfera di autonomia, libera dagli interventi dello Stato.