RAMLER, Karl Wilhelm
Scrittore nato il 25 febbraio 1725 a Kolberg, morto l'11 aprile 1798 a Berlino. Studiò prima teologia, poi filologia classica e medicina. Il Gleim gli procurò un posto come precettore; fu quindi professore all'Accademia dei cadetti a Berlino e nominato membro dell'Accademia delle scienze. Fu amico di Ewald von Kleist, del Lessing, e di Fr. Nicolai. Fu redattore delle Kritische Nachrichten aus dem Reiche der Gelehrsamkeit e, dal 1790 al 1796, direttore del Teatro nazionale di Berlino.
Ebbe grande fama come conoscitore della metrica classica e seppe usare con grandissima facilità tutti i metri oraziani, ma il suo "umanesimo" non era quale appariva ai contemporanei, bensì superficiale, ingenuo, esteriore. Di ciò si ha prova anche nelle rielaborazioni di componimenti altrui. Logau, Lessing, Kleist, Gessner, che egli si arrogò di ripubblicare adattandoli o trasformandoli ritmicamente secondo il suo gusto classicheggiante e oraziano. Gli mancò una grande vena poetica e una forte ispirazione; stendeva i suoi componimenti prima in prosa e poi li versificava e limava a freddo. I motivi della sua poesia, entusiasmo patriottico, amore, amicizia, natura, non vibrano schietti e genuini, ma risuonano come dentro un'atmosfera retorica.
Ediz.: Poetische Werke, edite da L. F. G. von Gockging, in due volumi, Berlino 1800: Briefwechsel zwischen Gleim und Ranrler, a cura di K. Schüddekopf, Tubinga 1906.
Bibl.: A. Charisius, K. W. R., in Allg. deut. Biogr., XXVII.