Filosofo (Schwedt an der Oder 1780 - Berlino 1819), prof. nelle univ. di Francoforte sull'Oder (1809-11) e di Berlino (dal 1811). Espose le sue idee estetiche in Erwin: vier Gespräche über das Schöne und die Kunst (1815), opera scritta in forma di dialogo, in cui, pur collocandosi nell'ambito del pensiero romantico e dell'idealismo classico tedesco (Schelling e Hegel), S. pone l'accento sulla questione religiosa e filosofica del nulla e sui problemi del simbolo e dell, e individua la specificità dell'arte in una finitezza che non "rappresenta" ma "è" l'universale, ed è indispensabile per la manifestazione sensibile dell'Assoluto. Delle altre opere, oltre ai Philosophische Gespräche (1817), si ricordano gli scritti postumi Nachgelassene Schriften und Briefwechsel (1826) e Vorlesungen über Ästhetik (1829).