Poeta e patriota tedesco (Dresda 1791 - Gadebusch, Meclemburgo, 1813). Figlio del grande amico di Schiller, Christian Gottfried K., studiò diritto a Lipsia, ma, coinvolto in disordini studenteschi, fuggì a Berlino, dove si dedicò allo studio della storia e della filosofia. Gravemente malato, nell'estate del 1811 fu a Karlsbad e quindi a Vienna, dove all'inizio del 1813 fu nominato poeta del teatro di corte. Esplosa di nuovo la guerra fra la Prussia e Napoleone, vi partecipò dal marzo all'agosto; ferito gravemente nel giugno e tornato subito dopo il ristabilimento sul campo di battaglia, cadde in combattimento. Dopo avere pubblicato già nel 1810 le sue prime poesie (Knospen), nel periodo viennese, influenzato da Schiller e da Kotzebue, scrisse una serie di drammi e di testi d'opera, fra i quali Die Braut, Der grüne Domino, Der Nachtwächter, Toni, Die Sühne, Zriny, Rosamunde, Hedwig. Ma la sua fama fu quella di cantore della passione patriottica, legata alla raccolta di liriche Leier und Schwert (post., 1814), contrassegnate da una prorompente freschezza e da un idealizzato entusiasmo; alcune di esse (Lützows wilde Jagd; Frisch auf, mein Volk; Schwertlied) hanno mantenuto la loro popolarità. A K., Manzoni dedicò l'ode Marzo 1821.