Struss, Karl
Fotografo e direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 30 novembre 1886 e morto a Santa Monica (California) il 16 dicembre 1981. Prima di giungere al cinema si affermò come uno dei più geniali fotografi newyorkesi. Fu tra i primi direttori della fotografia a mettere da parte il lavoro sulla camera per concentrarsi sull'illuminazione. Con Charles Rosher condivise nel 1929 il primo Oscar per la fotografia della storia del cinema, per Sunrise. A song of two humans (1927; Aurora) di Friedrich W. Murnau; ottenne anche tre nominations, nel 1932 per Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1932; Il dottor Jekyll) di Rouben Mamoulian, nel 1934 per The sign of the cross (1932; Il segno della croce) di Cecil B. DeMille e nel 1942, insieme a Wilfred M. Cline e William Snyder, per il Technicolor di Aloma of the South seas (1941; Aloma dei mari del Sud) di Alfred Santell. Al suo talento di ritrattista si affidarono attrici 'difficili' come Mary Pickford, Claudette Colbert e Mae West.
Figlio di un industriale di origine tedesca, a causa dei postumi di una polmonite abbandonò gli studi all'ultimo anno, senza conseguire il diploma, e dal 1903 al 1914 lavorò nella fabbrica di cappelli del padre. Dal 1908 al 1912 frequentò i corsi serali di fotografia artistica tenuti alla Columbia University da C.H. White, che aderiva al gruppo Photo-Secession fondato da A. Steiglitz. Nel 1909-10 si guadagnò la stima di quest'ultimo per le sue fotografie e per aver inventato una lente soft-focus destinata al ritrattismo (battezzata Struss pictorial lens) e un sistema di stampa al platino per le foto a esposizione multipla. I suoi scatti, caratterizzati da un'intensa densità dei neri che lasciava tuttavia ben leggibili i dettagli, dall'aprile 1912 furono più volte pubblicati sulla celebre rivista "Camera work". Sin dal 1910 utilizzò il colore. Nel 1914 aprì un suo studio e si affermò come apprezzato fotografo per "Vogue", "Vanity fair" e "Harper's bazaar", ma fece anche sperimentazioni di fotografia a raggi infrarossi. Nel 1915 pubblicò il catalogo Pictured with the Struss pictorial lens, e l'anno successivo fu tra i fondatori del Pictorial Photographers of America (PPA), uno dei più celebri club fotografici degli Stati Uniti. Richiamato nel 1917 per il servizio militare, entrò nei reparti addetti alla fotografia aerea, ma nel 1918 ne fu allontanato con l'accusa di aver espresso opinioni filogermaniche; fu anche costretto a dimettersi dal PPA, e il suo studio, persi tutti i clienti, dovette chiudere.
Nel 1919, tornato alla vita civile, si trasferì a Hollywood, dove il suo primo incarico fu come fotografo di scena per Something to think about (1920; Un sogno d'amore) di DeMille; dopo le prime settimane di lavorazione fu promosso direttore della fotografia. Restò per due anni sotto contratto per DeMille alla Famous Players-Lasky Corporation. Come freelance, nel 1922-1924 collaborò ai film americani del francese Louis J. Gasnier, e poi a Ben Hur (1926) diretto da Fred Niblo. Nel 1926, grazie a Rosher, conosciuto nel 1914 durante una campagna fotografica nelle isole Bermude, incontrò Murnau, che era alla ricerca di uno sguardo raffinato e realista per i suoi film: frutto della collaborazione fra S. e Rosher, Sunrise rivela un approccio marcatamente pittorico alla costruzione dell'immagine. In virtù della sua fama, nel 1927 S. venne chiamato a rappresentare la categoria dei direttori della fotografia nel ristretto e selezionato gruppo dei membri fondatori dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences.Fotografò in seguito alcuni degli ultimi film di David W. Griffith, da Drums of love (1928; La legge dell'amore) ad Abraham Lincoln (1930; Il cavaliere della libertà). Nel 1931 entrò alla Paramount Pictures, dove lavorò per anni, partecipando a film che sono ancora considerati capolavori del bianco e nero gotico, come The sign of the cross, in cui l'immagine è costantemente filtrata da garze rosse, Island of lost souls (1933) di Erle C. Kenton e Journey into fear (1942; Terrore sul Mar Nero), iniziato da Orson Welles e portato a termine da Norman Foster.
Fu tra i primi a girare con i negativi pancromatici e dominò con maestria i filtri colore per il bianco e nero, adottati anche per le trasformazioni di Fredric March in Dr. Jekyll and Mr. Hyde. Per Charlie Chaplin fotografò The great dictator (1940; Il grande dittatore) e Limelight (1952; Luci della ribalta). Nel 1953-54 lavorò in Italia ai primi lungometraggi che adottavano il sistema Ferraniacolor e il 3D; collaborò soprattutto con Mario Mattoli (tra l'altro, nei film con Totò Il più comico spettacolo del mondo, 1953, Un turco napoletano, 1953, e Miseria e nobiltà, 1954). Per tutti gli anni Cinquanta fu spesso al fianco del regista Kurt Neumann nei suoi film avventurosi o horror, tra cui The fly (1958; L'esperimento del dottor K.). Dal 1961 si dedicò esclusivamente alla televisione, e nel 1970 si ritirò dall'attività professionale.
Tra gli altri registi con i quali collaborò sono da ricordare soprattutto Zoltan Korda, John Cromwell, Robert Florey, Carmine Gallone.
Ch. Higham, Hollywood cameramen: sources of light, London 1970, pp. 120-33, 169-72.
S. Eyman, An interview with Karl Struss, in "Journal of popular film and television", 1975, 4, pp. 307-25.
Karl Struss, man with a camera: the artist-photographer in New York and Hollywood, ed. J. Harvith, S. Harvith, Cranbook Academy of Art/Museum, Bloomfield Hills (MI) 1976 (catalogo della mostra).
B. McCandless, B. Yochelson, R. Koszarski, New York to Hollywood: the photography of Karl Struss, Forth Worth (TX)-Albuquerque (NM) 1995.