MORITZ, Karl Philipp
Scrittore, nato il 15 settembre 1727 a Hameln, morto il 26 giugno 1793 a Berlino. Fu dapprima attore, passò poi nel 1777 a Wittenberg dove studiò teologia. Insegnò quindi a Dessau e a Berlino, e intraprese in seguito una serie di viaggi. Fu in Inghilterra e in Italia, a Roma, dove conobbe il Goethe, che lo volle poi con sé alcun tempo a Weimar. Nel 1789 fu nominato professore all'Accademia di belle arti a Berlino.
A questa sua attività di docente servirono come preparazione alcme opere di carattere storico e filologico, fra cui notevoli Versuch einer deutschen Prosodie (1786), nella quale studia molto accuratamente le forme metriche del periodo classico della letteratura tedesca, e Über die bildende Nachahmung des Schönen (1788; nuova ediz., 1888). Per la sua biografia e per la storia minuta del suo tempo sono importanti: Reisen eines Deutschen in England (1783; nuova ed., 1903) e Reisen eines Deutschen in Italien (1792-93, voll. 3). L'opera che lo rese noto fu il romanzo autobiografico Anton Reiser (voll. 4, 1790, ripubblicato da H. Hennig con introd. nel 1906, da A. Eybisch nel 1914 e da altri), importantissimo come esposizione degli stati d'animo e degl'intimi tormenti, dissidî, speranze e delusioni d'un giovane nel periodo dello Sturm und Drang. Parimenti di carattere autobiografico è l'altro suo romanzo Andreas Hartkopf (1786).
Bibl.: M. Dessoir, K. P. M. als Ästhetiker, Naumburg e Berlino 1889; H. Glogau, Anton Reiser, Marburgo 1903; K. Kindt, Die Poetik von K. Ph. M., Rostock 1924.