Scrittore tedesco (Hameln 1757 - Berlino 1793). Studiò teologia a Wittenberg, insegnò a Dessau e a Berlino, e nel 1782 intraprese una serie di viaggi; a Roma conobbe W. Goethe, che lo chiamò a Weimar; dal 1789 insegnò alla accademia di belle arti di Berlino. L'opera più notevole è il romanzo autobiografico Anton Reiser (4 voll., 1785-90). Interessanti le memorie legate ai suoi viaggi (Reisen eines Deutschen in England, 1783, e Reisen eines Deutschen in Italien, 3 voll., 1792-93) e, fra le opere di critica, il Versuch einer deutschen Prosodie (1786) e, soprattutto, il trattato Über die bildende Nachahmung des Schönen (1788), manifesto del classicismo tedesco scritto a Roma sotto diretto influsso di Goethe.