FICQUELMONT, Karl Ludwig von
Diplomatico lorenese al servizio austriaco, nato a Dieuze il 23 marzo 1777, morto a Venezia il 7 aprile 1857. Cadetto in un reggimento di dragoni austriaci, si batté contro gli eserciti della Rivoluzione francese e accompagnò l'arciduca Francesco d'Austria-Este, il futuro duca di Modena, nel viaggio in Oriente e in Italia, per fuggire l'aborrito regime napoleonico. Combatté anche in Spagna nelle legioni colà costituitesi, reclutando dovunque avversarî a Napoleone I e, aiutante di campo dell'arciduca Ferdinando, poi del maresciallo di Bellegarde, si trovò nel 1814 maggior generale, quando lasciò la carrierà delle armi per quella diplomatica. Ministro austriaco in Svezia nel 1815, poi in Toscana e a Napoli, fu dal 1829 al 1839 il titolare dell'ambasciata austriaca a Pietroburgo all'epoca della maggiore intimità fra le due corti, ottenendo la fiducia dello zar Nicola I. Nel decennio seguente coadiuvò e spesso sostituì il principe Clemente di Metternichinel dicastero degli Esteri, vieppiù dissentendo dal sistema d'immobilità seguito dal vecchio cancelliere. Pertanto la rivoluzione del marzo 1848 a Vienna ebbe come primo effetto la nomina a ministro degli Esteri del F. che nei mesi precedenti, inviato a Milano con una missione assai vaga, aveva cercato d'impedire l'allontanamento progressivo degl'Italiani dalla casa d'Austria. Per quanto il F., temperato e prudente, tentasse la conciliazione perfino con Carlo Alberto, il rapido inasprimento dei conflitti civili in Austria lo costrinse sin dal maggio a ritirarsi di fronte a minacciose dimostrazioni della plebe viennese. Rientrato ormai nella vita privata, il F. pubblicò a Lipsia nel 1850: Aufklärungen über die Zeit vom 20 März bis 4 Mai 1848, e negli anni seguenti diede alle stampe altri scritti politici: Deutschland, Österreich und Preussen, Vienna 1850; Lord Palmerston, England und der Continent, Vienna 1852; Die religiöse Seite der Orientalischen Frage, Vienna 1854.
Bibl.: Comte De Sonis, Lettres du comte et de la comtesse de Ficquelmont à la comtesse Tiesenhausen, Parigi 1911.