LARSEN, Karl
Scrittore danese, nato a Rendsborg il 28 luglio 1860, morto a Copenaghen l'11 luglio 1931. Spirito vivace, sano, semplice, si tenne all'infuori dell'estetismo decadente che anche in Danimarca dominò la letteratura alla fine del secolo. Soggiornò a lungo all'estero, in Spagna (Modet og den blanke Klinge, Coraggio e lama sguainata, 1898), in Portogallo (Det skønne Portugal, 1904), in Russia (I det store hellige Russland, Nella grande Santa Russia, 1906), in Giappone (Japanske Aand, Spirito giapponese, 1909); e particolare predilezione nutrì per la Germania (Poetisk Tyskland, 1898), che aveva amato già in giovinezza, traendone lo spunto per le sue prime composizioni drammatiche (Ære, Kvinder, Onore, Donne, 1889) e narrative (Det brogede Bog, Il libro variopinto, 1891).
Fu appassionato cultore del folklore e della storia del suo paese (Dansk Soldatersprog til lands og til vands, La lingua soldati per terra e per mare, 1895; Under vor sidste Krig, Durante la nostra ultima guerra - raccolta di lettere e diarî -, 1897; De, der drog hiemmefra, Coloro che lasciarono la casa, 1910-14) e alla rappresentazione della vita popolare dedicò molto colorite e argute pagine (Uden for Rangklasserne, Fuori delle classi di rango, 1896; Kresian Vesterbro, 1897; Danske Mønd, Uomini danesi, 1898; I det gamle Voldkvarter, Nel vecchio quartiere del Vallo, 1899; Sexten Aar, Sedici anni, 1900; En moderne Hverdagshistorie, 1906, ecc.). In altri romanzi (Doktor Ix., 1896; Axel Halks Optegnelser, Il diario di A. H., 1902; Den gamle Historie, La vecchia storia, 1920, ecc.) approfondì problemi psicologici e conflitti d'idee, dando così un documento interessante della vita spirituale del tempo.
Opere: Udvalgte Skrifter, voll. 4, Copenaghen 1921.