JOËL, Karl
Filosofo tedesco, nato a Hirschberg il 27 marzo 1864, per lungo tempo professore di filosofia all'università di Basilea.
Tra gli scritti di teoria i più notevoli sono: Philosophenwege (Berlino 1901); Der Ursprung der Naturphilosophie aus dem Geiste der Mystik (Jena 1906); Der freie Wille (Monaco 1908); Seele und Welt (Jena 1912); Die philosophische Krisis der Gegenwart (Lipsia 1914); Antibarbarus (Jena Die Vernunft in der Geschichte (Monaco 1916). Un'esposizione complessiva del suo pensiero ha dato il J. nella Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen, I (Lipsia 1921). La filosofia del J., che si segnala più per fervore entusiastico di espressione che per rigore speculativo, è essenzialmente un idealismo romantico, a tendenze schellinghiane. Più importanti sono le opere storico-filosofiche, tra le quali prevalgono quelle concernenti il pensiero antico. Principali tra esse: Der echte und der xenophontische Sokrates (voll. 2, Berlino 1893-1901: contro il Socrate senofonteo, secondo il J. deformazione in senso volontaristico-cinico del Socrate razionalista, più fedelmente rappresentato da Aristotele); Geschichte der antiken Philosophie (I, Tubinga 1921: comprende tutto il periodo preplatonico); Wandlungen der Weltanscnauung. Eine Philosophiegeschichte als Geschichtsphilosophie (voll. 2, Tubinga 1928 segg.).