RUMMENIGGE, Karl Heinz
Germania. Lippstadt, 25 settembre 1955 • Ruolo: centravanti • Esordio in serie A: 23 settembre 1984 (Inter-Avellino, 2-1) • Squadre di appartenenza: 1973-74: Borussia Lippstadt; 1974-84: Bayern Monaco; 1984-87 Inter; 1987-89: Servette • In nazionale: 95 presenze e 45 reti (esordio: 6 ottobre 1976, Galles-Germania Ovest, 0-2) • Vittorie: 2 Campionati di Germania Ovest (1979-80, 1980-81), 1 Campionato d'Europa (1980), 2 Coppe di Germania Ovest (1981-82, 1983-84), 2 Coppe dei Campioni (1974-75, 1975-76), 1 Coppa Intercontinentale (1976), 2 Palloni d'oro (1980, 1981)
Quando arriva in Italia, nell'estate 1984, con la presentazione del neopresidente dell'Inter Ernesto Pellegrini come biglietto da visita per i tifosi, in Germania ha già ottenuto moltissime vittorie: due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, due Campionati con il Bayern Monaco e per due volte il Pallone d'oro (1980 e 1981). È considerato il miglior attaccante del mondo, coraggioso, ambidestro, forte di testa, potente nel contropiede e professionista esemplare: mai una parola fuori posto, mai una polemica, mai un atteggiamento non consono al suo stile. Il calcio italiano lo aveva già conosciuto nel 1980, quando con la nazionale aveva vinto a Roma il titolo europeo, battendo in finale il Belgio (2-1), e poi nel 1982, quando nella finale dei Mondiali 1982 in Spagna, era stato l'ultimo ad arrendersi, pur giocando in condizioni fisiche disastrose. Nel momento in cui giunge all'Inter il suo fisico straordinario e le sue masse muscolari cominciano ad accusare il logorio di una carriera vissuta sempre al massimo. Conquista la folla interista in pochissimo tempo, ma nell'esordio in Coppa Italia, a San Siro contro l'Avellino (9 settembre), si frattura un piede. La sua prima stagione in neroazzurro è comunque ottima: segna i primi due gol in Campionato l'11 novembre 1984 alla Juventus; forma con Altobelli una coppia d'attacco formidabile, anche se con qualche segno di cedimento a partire dalla primavera; segna due gol in casa al Colonia, portando l'Inter alla semifinale contro il Real Madrid, poi persa malamente. Nella seconda stagione interista, nel 1986, non bastano i suoi 13 gol per portare la squadra ai vertici della classifica e l'Inter chiude al sesto posto. Rummenigge parte per i Mondiali in Messico, dove la Germania raggiunge e perde la finale con l'Argentina, e l'avventura incide in modo pesante sulle sue condizioni fisiche. Nell'ultima stagione a Milano, con Trapattoni, pensa di poter vincere lo scudetto e finché lui è in campo la squadra è in corsa per il titolo, ma il 1° febbraio 1987 si infortuna a Brescia, dopo sei minuti. Viene operato al tendine d'Achille a Basilea a fine gennaio. Chiuderà la carriera in Svizzera, al Servette di Ginevra.