HEYDENREICH, Karl Heinrich
Poeta e filosofo tedesco, nato a Stolpen il 19 febbraio 1764, morto a Bourgwerben (Weissenfels) il 26 aprile 1801. Dopo avere studiato all'università di Lipsia, vi divenne nel 1785 magister e poi professore, ma nel 1798, avendo avuto che fare con la giustizia per la sregolatezza della sua condotta, dové lasciare la carica e ritirarsi a vita privata.
La raccolta completa delle poesie è stata pubblicata dal fratello nel 1803. Tra le molte opere filosofiche sono da ricordare: Natur und Gott bei Spinoza (1788); System der Ärsthetik, I (1790); Betrachtungen über die Philosophie der natürlichen Religion (voll. 2, 1790-91); Das Naturrecht nach den Grundsätzen der Vernunft (voll. 2, 1794-95); Propädeutik der Moralphilosophie (1794, 2a ed. 1801); Briefe über den Atheismus (1796); Vesta, oder kleine Schriften zur Philosophie des Lebens (voll. 5, 1798-1801). Il H. ebbe inizialmente successo tanto come poeta quanto come filosofo: ma presto Goethe e Schiller lo fecero oggetto delle loro ironie polemiche e i kantiani di stretta osservanza lo combatterono, specialmente per la superficiale interpretazione e rielaborazione che egli aveva dato dell'estetica del maestro.
Bibl.: K. G. Schelle, Charakteristik H.s, Lipsia 1802; Wohlfahrt, Die letzten Lebensjahren H.s, Altenburg 1802; I. Franck, in Allgemeine Deutsche Biographie, XII, Lipsia 1880, pp. 355-56; G. Müller, K. H. H. als Universitätslehrer u. Kunsterziehr, in Philosoph. Abhandl. Max Heinze gewidmet, Berlino 1905, pp. 183-260.