RAUMER, Karl Georg von
Fratello del precedente nato a Wörlitz, presso Dessau nel ducato di Anhalt, il 9 aprile 1783, e morto a Erlangen il 2 giugno 1865. Nelle università di Gottinga e di Halle attese allo studio della giurisprudenza, cui lo voleva avviare la famiglia, alternandolo con indagini di matematica e di biologia. A Freiberg continuò i suoi studî di geologia alla scuola del Werner (1805), e li completò a Parigi nel 1808-09. La lettura dei Discorsi alla nazione tedesca del Fichte, lo infiammò di entusiasmo per il metodo pestalozziano, da cui egli, come il Fichte, attendeva la rigenerazione della Germania. Una sua visita a Yverdon nel 1809 gli suscitò però nell'animo molti dubbî sull'organizzazione didattica pestalozziana. Di ritorno in patria, pubblicò a Norimberga il suo primo lavoro Frammenti geognostici (1810), che gli valse la nomina a professore di mineralogia nell'università di Breslavia. Riprese l'insegnamento in questa università dopo avere partecipato alle campagne antinapoleoniche del 1813 e 1814, ma le sue idee liberali e le sue relazioni coi patrioti lo fecero cadere in sospetto del governo prussiano. Chiese il trasferimento all'università di Halle, dove però l'attendevano altre persecuzioni. Dimessosi dall'insegnamento universitario nel 1823, accettò un posto d'insegnante e di condirettore nell'istituto privato fondato a Norimberga dall'amico Dittemar. Ma ebbe poco successo anche qui. Nel 1827 accettò una chiamata alla cattedra di geologia dell'università di Erlangen, dove insegnò sino alla morte. Dalle lezioni sul problema educativo tenute alle università di Halle e di Erlangen ha tratto poi la sua opera più notevole, la Geschichte d. Pädagogik, vom Üiederaufbliihen klassischer Studien bis auf unsere Zeit (Stoccarda, I e II, 1843; III, 1847; IV, 1854; 6ª e 7ª ed., 1897-1908).
Solo i primi due volumi costituiscono la vera e propria storia, o, meglio, una raccolta di monografie, per allora molto notevoli e condotte sullo studio diretto delle fonti, dei personaggi e movimenti educativi prevalentemente tedeschi. Il primo, dopo una sommaria presentazione del moto italiano che fa capo al Rinascimento, da Dante in poi, studia i pedagogisti tedeschi e olandesi del sec. XIV e XVI, la Riforma, i gesuiti, il realismo. Il secondo è dedicato quasi interamente ai pedagogisti tedeschi, dal Ratich alla morte del Pestalozzi. Il terzo invece contiene una raccolta di trattati di didattica della religione, del latino, della storia, della geografia, delle scienze naturali, della geometria, del calcolo, dell'educazione fisica. Il quarto, che reca il titolo "università tedesche" comprende, oltre a una storia generale delle università tedesche dal sec. XII ai tempi dell'autore, ricordi personali sul proprio insegnamento universitario a Breslavia, Halle ed Erlangen. Altre sue opere: Lehrbuch der allgemeinen Geographie (Lipsia 1832; 6ª ed., 1865) Beschreibung der Erdoberfläche (ivi 1832); Alte und neue Kinder-Lieder, mit Bildern und Singweisen (in coll. con F. Pocci, ivi 1852); Karl von Raumer's Leben, Yom ihm selbst erzählt (Stoccarda 1866).
Bibl.: H. Barnard, in American Journal of Educ., IV, pp. 149-54.