VERNER, Karl Adolf
Glottologo danese, nato ad Aarhus (Jütland) il 7 marzo 1846 da padre tedesco, morto a Copenaghen il 5 novembre 1896. Nel 1864 passò all'università di Copenaghen, dove ebbe a maestri Westergaard, Smith, Lyngby. Nel 1876 ottenne un impiego nella biblioteca universitaria di Halle; nel 1883 fu nominato docente straordinario, nel 1888 professore straordinario di slavistica all'università di Copenaghen.
La profonda modestia e una specie di orrore per la pubblicità, fecero sì che il V. ben poco pubblicasse, malgrado la profondità del sapere e la genialità delle vedute che venivano in luce nelle sue conversazioni con gli amici e nelle lettere (Abhandlungen und Briefe, Copenaghen 1903); fu in uno di tali colloquî che egli manifestò la ratio della palatalizzazione aria. Dei pochi suoi scritti resta pur sempre importantissimo l'articolo Eine Ausnahme der ersten Lautverschiebung (in Zeitschr. für vergl. Sprachforschung, XXIII, 97-130): in esso egli provò (Legge di Verner) che l'apparire in germanico di sonore in luogo di spiranti sorde da tenui intersonantiche indoeuropee era condizionato dal fatto che l'accento i.-e. non cadesse sulla sillaba immediatamente precedente (p. es., i.-e. *bhrêtär, cfr. ant. indiano bhrêta, dà gotico broîar, ma *paêr, cfr. ant. ind. pitê, dà gotico fadar), rischiarando una difficoltà del consonantismo germanico, e fornendo un mezzo per ricavare la posizione dell'accento indoeuropeo.
Bibl.: K. Brugmann, in Indog. Forsch., Anzeiger, VII, p. 269 seg.; H. Pedersen, ibid., VIII, pp. 107-114.