Pseudonimo del poeta ceco Antonín Bernášek (Kokovice, Boemia Centrale, 1877 - Praga 1946). Legato a gruppi anarchici, esordì con versi ricchi di motivi simbolisti (Pohádky krve "Favole di sangue", 1898), volgendosi poi a una poesia caratterizzata dal senso di rivolta e dal gusto dei contrasti (Torzo života "Torso di vita", 1902; Melancholická pout´ "Viaggio malinconico", 1906). A Sluneční hodiny ("La meridiana", 1913) e Měsíce ("Mesi", 1918), in cui la cupezza si stempera grazie a un rinnovato rapporto con la natura, seguirono i versi di Hlas ticha ("La voce del silenzio", 1923), segnati dall'esperienza della guerra, mentre Stoletý kalendář ("Il calendario secolare", 1926) sancisce il ritorno ai temi degli esordî.